Reclutamento forzato: ya basta!

24/01/2012 - 24/06/2012

La Colombia è un Paese con una storia di conflitto armato interno, che purtroppo continua a provocare numerose vittime, rifugiati interni, traffici internazionali illeciti. In alcune zone del Paese, dove gli interessi economici sono più forti di quelli della politica internazionale che spinge la Colombia a contrastare il fenomeno (aumentando di fatto il livello di violenza) le conseguenze del conflitto sono più incisive e sopratutto nei confronti delle nuove generazioni.

 

E' il caso del Dipartimento Norte de Santander, al confine con il Venezuela, e per questo snodo di commerci fondamentale tra i due Paesi, ma anche all'interno del continente stesso. Piantantagioni di palma da olio e recentemente le piattaforme per l'estrazione del petrolio, fanno da sfondo ad un confronto armato tra esercito e gruppi irregolari, fra i più sanguinosi della Colombia.

 

La Fondazione Creciendo Unidos lavora da oltre dieci anni per difendere i diritti dei minori in quest'area. E' per questo che ha stabilito una propria sede a Cucuta, la capitale dipartimentale, attivando numerose iniziative a sostegno di bambini, adolescenti, giovani e le loro famiglie, per cercare di fornire strumenti educativi, sociali ed economici, ma sopratutto la possibilità di sperare, per migliorare le proprie condizioni di vita.

 

Nel corso del 2011, grazie alla collaborazione con la COALICO (Coalzione contro il reclutamento armato dei minori nel conflitto in Colombia), ed al contributo della Fondazione San Zeno e dell'iniziativa "Social Day" promossa dall'Associazione Gruppo Vulcano in Veneto, è stata realizzata una ricerca etnografica, che ha permesso di raccogliere dati, studiare il contesto, ascoltare le voci di bambini, adolescenti ed organizzazioni che lavorano sul territorio per contrastare le diverse forme di violazione dei diritti dei minori. Tra queste, una delle più gravi riguarda il reclutamento armato dei minori, che non si descrive solamente come il fenomeno dei bambini soldato, ma anche con una vita sottoposta ad una continua minaccia per intere comunità, gli abusi sessuali nei confronti delle bambine, il mancanto accesso all'istruzione e quindi ad una via di fuga o di riscatto.

 

Grazie a questa ricerca, intitolata "Los derechos estan torcidos", è stato possibile delineare un progetto triennale chiamato "Reclutamento forzato: ya basta!", iniziato nel gennaio 2012 e finanziato dalla Fondazione San Zeno. Il progetto intende rafforzare le attività della Fondazione Creciendo Unidos nel territorio di Cucuta, le quali sono finalizzate a poter favorire una maggiore consapevolezza dei propri diritti per bambini e famiglie, oltre che a fornire servizi educativi quali il doposcuola contro l'abbandono scolastico, la formazione professionale in panetteria e lavorazione del cuoio per garantire maggiori opportunità di lavoro, l'educazione di strada per valorizzare la presenza della Fondazione nel tessuto socio-comunitario. Tutte queste iniziative sono importanti per sostenere le famiglie che vivono il fenomeno del conflitto armato, dal momento che favoriscono processi di presa di coscienza della propria situazione, oltre a promuovere un futuro migliore per i propri figli.

Il progetto, sulla scorta di quanto realizzato nel 2011 grazie alla ricerca etnografica, intende implementare anche azioni volte ad un maggior impatto territoriale delle attività svolte dalle organizzazioni sociali e dalle istituzioni pubbliche per prevenire il fenomeno del reclutamento armato dei minori. E' per questo, che a livello dipartimentale, in collaborazione con la COALICO e l'Osservatorio contro il reclutamento armato dei minori di Cucuta, saranno realizzate attività di educazione alla mondialità nelle scuole, corsi di aggiornamento per insegnanti, iniziative di rafforzamento del networking pubblico-privato per creare sinergie atte a prevenire questa piaga che il Paese vive da ormai troppo tempo.

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