CONOSCIAMO-CI


CONOSCIAMO-CI. Prevenire l'integralismo conoscendo se stessi e gli altri, realizzato con il finanziamento della Fondazione Calvani, è un progetto che nasce dalla collaborazione positiva che ormai lega da diversi anni l'associazione NATs per... e l'Istituto Penale per i Minorenni di Treviso.



La radicalizzazione dei ragazzi di fede islamica è diventata, negli ultimi anni, una realtà che, per una molteplicità di motivi, trova terreno fertile e una sua diffusione nei Paesi Occidentali. Comprendere e affrontare queste situazioni sono diventati obiettivi prioritari sia per evitare che giovani in situazione di marginalità possano trovare forza in idee distruttive, sia per prevenire qualsiasi rischio di terrorismo. L'unico modo per combattere un'idea di radicalismo violento è offrire contesti di conoscenza reciproca dove tante identità possano trovare uno spazio di confronto e di contaminazione di idee, pensieri, stili di vita e culture, contaminazioni che esistono sin dall'inizio dell'umanità.

Grazie al progetto CONOSCIAMO-CI, si intende pertanto prevenire la formazione di comportamenti integralisti e radicali nei minori sottoposti a provvedimenti detentivi all'interno dell'Istituto Penale per i Minorenni di Treviso, attraverso la realizzazione di tre laboratori, volti al recupero delle proprie tradizioni e a favorire l'integrazione e la conoscenza dell'altro.

 

I laboratori, realizzati da luglio a settembre 2016, sono i seguenti:

> laboratorio artistico/espressivo: realizzato attraverso l'utilizzo di differenti tecniche artistiche e espressive, ha consentito ai ragazzi ristretti di scoprire, osservare, interpretare, capire tematiche importanti, allo scopo di prevenire comportamenti e atteggiamenti di stampo integralista. I ragazzi hanno appreso quindi con il "fare", sia integrandosi e operando all'interno di un gruppo, sia gestendo il lavoro in autonomia, sviluppando il senso di responsabilità e la capacità di collaborare con gli altri. Il confronto che ne è scaturito è stato utile per apprendere qualcosa di nuovo sugli altri, ma anche su se stessi e sulla propria cultura;

> laboratorio di cucina: realizzato in concomitanza di specifiche festività religiose, con la preparazione dei piatti tipici delle varie culture. Attraverso la cucina, i ragazzi hanno potuto, da un lato, riflettere sul significato che quella specifica festività ha nella propria religione, e dall'altro lato, recuperare le proprie tradizioni, proponendo e preparando una ricetta legata a quella particolare festività. E' stato un momento di condivisione con gli altri, che hanno potuto apprendere qualcosa di nuovo sulle altre culture e religioni, allo scopo di eliminare gli stereotipi e le generalizzazioni, legate in particolare a determinate religioni, considerate "pericolose";

> laboratorio interculturare: realizzato con l'utilizzo di testimonianze esterne e di altri supporti multimediali, allo scopo di recuperare le proprie origini storiche e di confrontarsi con l'altro, rispetto alcune tematiche specifiche, legate a particolari momenti storici. L'obiettivo è stato quello di incrementare la conoscenza della storia e delle modalità con cui sono state affrontate determinate problematiche, che non sempre sono sfociate in guerre per la conquista del potere o per l'affermazione della propria religione.

Al termine dei laboratori, è stato organizzato un incontro finale di condivisione con la comunità, come forma di sensibilizzazione della cittadinanza e come momento di protagonismo positivo dei ragazzi ristretti.


A luglio 2017 e fino a febbraio 2018, grazie al finanziamento della Regione del Veneto, è stato possibile continuare e ampliare le attività proposte.
Il progetto CONOSCIAMO-CI. Conoscere se stessi e gli altri: per una cultura di ascolto e accoglienza, porterà i ragazzi a riflettere sulla propria identitùà personale, e permetterà di metterla in relazione con il contesto esterno, grazie al coinvolgimento del "fuori". L'Istituto Penale per i Minorenni diventa quindi un "laboratorio esperenziale aperto alla cittadinanza" capace di stimolare un confronto costruttivo e di conoscenza tra le diversità. Allo stesso modo queste attività forniranno una serie di conoscenze e abilità, utili ai ragazzi per il loro futuro reinserimento socio-lavorativo. Inoltre, la partecipazione ad attività strutturate (in cui sono definite regole, tempi, ruoli e compiti), permetterà l'interiorizzazione di regole che scandiscono il tempo lavorativo, come il rispetto dei ruoli, degli orari, l'utilizzo di comportamenti e linguaggi consoni, competenze che risulteranno utili in quanto abilità trasversali e propedeutiche al successivo inserimento nel mondo del lavoro.

I laboratori proposti sono i seguenti:

> laboratorio artistico/espressivo: consente ai partecipanti di sviluppare la propria creatività attraverso attività quali inventare, osservare, costruire, creare, sperimentare, scoprire materie e tecniche espressive. Le attività manipolative e pittoriche proposte, per le loro caratteristiche legate all'emotività, consentono di proiettare se stessi, il proprio vissuto presente o passato nel prodotto realizzato e di sperimentarsi nella comunicazione con codici comunicativi diversi. Il laboratorio costituirà un luogo di benessere per i partecipanti e momento per sviluppare relazioni proficue e di cooperazione;

> laboratorio creativo per la produzione di manufatti: realizzato con l'utilizzo di materiali poveri (carta, legno, materiali di riuso/riciclo/riutilizzo) per la creazione di vari tipi di manufatti. I giovani coinvolti, oltre ad acquisire competenze manuali, potranno confrontarsi nella relazione con l'operatore e i volontari esterni. Il loro intervento diventa messaggio concreto di solidarietà e accoglienza e un mezzo di sperimentazione di relazioni positive con l'adulto;
 

> laboratorio di video-teatro: efficace strumento per la conoscenza di se stessi e l'integrazione sociale. I ragazzi avranno la possibilità di sviluppare, oltre che la creatività, anche le proprie capacità comunicative e relazionali, aumentare la propensione allo scambio e allo stare in gruppo;



> laboratorio di cucina etnica "Sapori dal mondo": volto alla valorizzazione degli aspetti culturali propri di ogni cultura, attraverso la riscoperta e l'elaborazione di piatti tipici di diversi paesi. I ragazzi saranno aiutati a scoprire e assaporare usanze, costumi e pietanze, e formati sulle tecniche culinarie, al fine anche di fornire loro compotenze e conoscenze utili alla loro formazione;

 

> laboratorio di mediateca: vuole essere uno spazio di ascolto e di svago per i ragazzi ristretti, da sempre legati alla tecnologia e ai mezzi telematici. La musica e la lettura sono "luoghi" nei quali possono ritrovare un loro mondo di appartenenza, e quindi possono essere dei canali comunicativi importanti per rapportarsi con il mondo esterno. Verranno proposti dei momenti di ascolto di canzoni provenienti da vari paesi in modo condiviso e personale, allo scopo di accrescere la loro conoscenza delle culture altre e di nuovi modelli comunicativi;

> laboratorio storico/interculturale: spazio di riflessione e approfondimento sui temi storici, religiosi e culturali tipici dei paesi di provenienza dei vari ragazzi ristretti o delle loro famiglie. Questo spazio si rende sempre più necessario, visto il crescente integralismo religioso e la facilità di ragionare e etichettare "l'altro" per stereotipi e/o pregiudizi;

> laboratorio di cineforum: il cinema e la visione di film sono da sempre mezzi di comunicazione trasversali che riescono a mettere in relazione e in comunicazione mondi apparentemente opposti e lontani, e attivare riflessioni su temi importanti e attuali. Questo laboratorio prevede la visione di vari film che affronteranno diverse tematiche (la scelta, il perdono, il femminismo, il futuro, ecc.), allo scopo di offrire ai ragazzi stimoli utili per lavorare sulle loro paure, aspettative, speranze, e aiutarli a costruire la propria identità;


> laboratorio di scrittura di sceneggiatura: offre ai ragazzi ristretti la possibilità di partire dalle loro storie, analizzandole e approfondendone i vari aspetti. Ai partecipanti sarà data un'infarinatura sulle tecniche di scrittura e verranno stimolati ad elaborare personalmente dei piccoli testi basati sulle loro esperienze personali.

 

 

PARTNER DI PROGETTO
La Prima Pietra - giovani a sostegno e integrazione, I Care - Idee con l'Africa Onlus, Amnesty International, Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Treviso (CPIA), Comune di Treviso, Comune di Trevignano, Caritas Treviso, Rete Radié Resch, Fondazione PIME Onlus, Diocesi di Treviso

Banchetto Informativo