Minga con Escuela Viajera

Racconto di una giornata di riflessione e condivisione

29/09/2014

 

MINGA ESCUELA VIAJERA

 

 

26 luglio 2014

Bogotà, Parque Entre Nubes

 

In questa Minga (riunione solidale tra amici e vicini che ha lo  scopo di realizzare qualche attività in comune, al termine delle quali si condivide un pranzo) ci siamo riuniti per condividere le esperienze dei diversi gruppi che appoggiamo Villa Nueva, Suba, Mujeres Creativas e assieme agli educatori  per pensare e riflettere sul tema dell’ambiente e del Buen Vivir. Questo incontro ha visto la partecipazione di circa 60 persone tra bambini, bambine, giovani e adulti.

Le attività sono cominciate intorno alle 9:00 con l’intervento di due rappresentanti dell’Alcadía Mayor – Bogotá Humana, che hanno accompagnato i partecipanti in un piccolo viaggio nel parco, per sottolineare l’importanza della natura e del processo di recupero del Parque Entre Nubes, come patrimonio naturale e culturale.

In seguito a questa prima fase, abbiamo dato formalmente inizio alle attività con un rituale dove abbiamo ricordato gli elementi terra, acqua, aria e fuoco, fraternizzando e dando il benvenuto alla Madre Terra.  Intorno alla bandiera e disposti a forma di lumaca, abbiamo letto alcuni frammenti della carta di Capo Seattle, il capo dei popoli indigeni di EE.UU, che sintetizzano la relazione con la Madre Terra (Pachamama):

  • “Forse l’uomo bianco ci strappa la terra con le sue armi di fuoco. Però… Chi può comprare o vendere il cielo o il calore della terra? Quest’idea per noi è strana. Né il fresco dell’aria né la luminosità dell’acqua sono nostri. Come potrebbe comprarli qualcuno?”
  • “ Dovrete insegnare ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri:  la Terra è la loro Madre. Quello che serve alla Terra serve anche ai figli della Terra. Se gli uomini sputano nel suolo, sputano anche a sé stessi. Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra”
  • “Il rumore delle vostre città è un insulto per le orecchie della mia gente e mi domando: che tipo di vita conduce l’uomo che non è capace di ascoltare il grido solitario dell’airone o il dialogo notturno delle rane in uno stagno? Il mio popolo può ascoltare il soave sussurro del vento sopra la superficie di un lago, l’odore dell’aria pulita per la rugiada della mattina e il profumo del mezzogiorno per l’aroma dei pini. L’aria è di grande importanza per la nostra vita, poiché tutte le cose partecipano allo stesso respiro: l’animale, l’albero, l’uomo, tutti.”
  • “L’acqua cristallina che scorre nei i torrenti e nei fiumi non è solo acqua, ma è anche il sangue dei nostri avi. Se la vendessimo, dovreste ricordarci che è sacra e dovreste insegnarlo anche ai vostri figli. I fiumi, infatti, sono nostri fratelli.”
  • “Dovete sapere che ogni pezzo di questa terra è sacra per il mio popolo. Ogni ago dell’abete, ogni spiaggia di sabbia, ogni nebbia nella profondità dei boschi, ogni spiraglio di luce tra gli alberi, ogni insetto che canta è sacro nel credo del mio popolo. La linfa che sale dagli alberi è una sacra esperienza e una sacra memoria per la mia gente."

Questo è un momento tradizionale nella Minga, per predisporci alla riflessione, per condividere, per divertirci, per apprendere e creare.

La seconda attività realizzata è stata denominata “la natura ci parla”. In silenzio ci siamo seduti e disposti a coppie bendando gli occhi ad uno dei due, e abbiamo realizzato un viaggio basato sulla fiducia nell’altro, potendo ascoltare o interpretare la natura basandoci sui nostri sensi. Al termine di questo viaggio, abbiamo condiviso l’esperienza con tutti i membri del gruppo.
Per divertici un poco, abbiamo suddiviso il gruppo in tre squadre per giocare al gioco della famiglia degli orsi, dove gli alimenti che si dovevano trovare erano reali prodotti della terra e del lavoro dell’uomo, che ogni gruppo ha condiviso al termine di sei sessioni di gioco (mais tostato, arachidi, fagiolini, limonata, pane e torta).
Questo momento è stato molto divertente perché si è raggiunta una buona integrazione del gruppo, nessuno è stato molesto, ognuno ha rispettato le regole del gioco.
Dopodiché ci siamo riuniti in cerchio attorno ad alcuni elementi naturali come la terra nera, l’acqua, l’argilla e i semi per poter apprendere cos’è una eco-bomba di semi e come si costruisce. Ognuno ha creato la propria eco-bomba di semi rappresentando degli elementi della natura.
In seguito, abbiamo creato un paesaggio tutti assieme sporcandoci di argilla, terra e acqua, per ricreare gli elementi della natura. Bambini, bambine, giovani e adulti si sono integrati attorno a questi elementi.

Al termine di quest’attività abbiamo condiviso il pranzo.

Dopo una breve pausa, abbiamo cominciato la seconda parte delle attività denominate “prendersi cura di se, prendersi cura dell’altro”. Ivonne ha spiegato come si elabora un filtro e che materiale è necessario:  carbone naturale, cotone, sabbia, acqua, una bottiglia o un contenitore e ghiaia. I partecipanti all’attività, suddivisi in gruppo, hanno avuto il compito di trovare i materiali e costruire il loro proprio filtro per purificare l’acqua.
Abbiamo utilizzato l’acqua del fiume che passa nel parco, la quale, ci hanno detto, era contaminata già da molto tempo.
I gruppi hanno provato a purificare l’acqua, anche se alcuni avevano peccato nella costruzione dei filtri. Però tutti avevano capito qual era l’importanza di conoscere i materiali per costruire il filtro e l’importanza dello stesso e, soprattutto, l’importanza di non contaminare le nostre fonti di acqua.
Al termine della giornata abbiamo condiviso quello che hanno portato le “Mujeres Creativas” e abbiamo realizzato il rituale di chiusura diretto da Gladys, dove abbiamo ascoltato una canzone andina accompagnandola battendo le mani.   

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