Guatemala, 8 marzo di dolore

29 adolescenti morte nel rogo di una casa di accoglienza

14/03/2017

Da Repubblica, 09/03/2017

Guatemala, 8 marzo di dolore: 29 adolescenti morte nel rogo di una casa di accoglienza

E' accaduto mercoledì a San José Pinula, a 20 chilometri dalla capitale. Il giorno prima le giovani ospiti avevano protestato contro gli abusi sessuali subiti nella struttura.

CITTA' DEL GUATEMALA - E' una tragedia che segna l'8 marzo. Un incendio sviluppatosi mercoledì nell'ala femminile di una casa di accoglienza per minori ha causato la morte di 29 adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Diciannove sono morte sul luogo della tragedia, l'istituto Virgen de la Asuncion di San José Pinula, a una ventina di chilometri dalla capitale, dieci sono spirate successivamente in ospedale per la gravità delle ustioni riportate. Nel rogo sono rimaste ferite almeno altre 31 persone. Quelle in condizioni molto critiche sono state trasferite in due ospedali di Città del Guatemala. Un portavoce dei volontari dei vigili del fuoco ha dichiarato che al momento sono ignote le cause dell'incendio. Il presidente Jimmy Morales ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.

Mentre il Guatamela piange, la magistratura è chiamata a un attento lavoro di indagine per accertare se vi siano collegamenti tra il rogo e la protesta che solo 24 ore prima le giovani ospiti dell'istituto avevano inscenato per denunciare gli abusi sessuali e la cattiva alimentazione a cui erano sottoposte nella struttura. Manifestazione che era ripresa la mattina dell'8 marzo, prima che l'incendio divampasse mentre il mondo celebrava le donne. Dopo, è stata solo disperazione, con i familiari delle giovani ospiti osservare impotenti le fiamme che avvolgevano l'ala femminile dell'istituto.

Inaugurata nel 2006 e dipendente dal segretariato per il benessere sociale della presidenza guatemalteca, per decisione della giustizia la casa di accoglienza ospitava bambini e ragazzi di strada o vittime di violenze familiari. Secondo i dati ufficiali, l'istituto Virgen de la Asuncion poteva accoglierne fino a 400, ma secondo la stampa locale vi erano stipati circa 800 minorenni.

Harold Flores, incaricato per l'infanzia presso la Procura generale della nazione, intervistato dall'emittente radio Emisoras Unidas, ha criticato la casa di accoglienza per minori spiegando che dal 2016 si erano moltiplicate le denunce per violenza sessuale da parte di adolescenti fuggite dalla struttura. Flores ha annunciato l'apertura formale di un'inchiesta per determinare le cause dell'incendio e le eventuali responsabilità.

La procuratrice per l'infanzia e i diritti umani Hilda Morales ha annunciato ai giornalisti che esigerà la chiusura della struttura: "Indentificheremo le responsabilità amministrative e penali dei dirigenti, perché evidentemente hanno fallito nel loro mandato". Mentre un impiegato dell'amministrazione, Angel Cardenas, ha apertamente parlato all'Afp di tragedia annunciata e del clima di violenza che si respirava quotidianamente tra le mura dell'istituto: "Era una bomba a scoppio ritardato, bisognava aspettarselo". Ancora la procuratrice Morales ha ricordato di come l'anno scorso avesse sollecitato presso la Commissione interamericana per i diritti dell'uomo misure precauzionali per proteggere gli adolescenti che avevano denunciato gli abusi sessuali.

Anche l'Unicef ha deplorato quanto accaduto in Guatemala condannando "la tragedia dell'istituto Virgen de la Asuncion. Quei bambini e quegli adolescenti dovevano essere protetti", scrive il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia su Twitter.

 

Comunicato stampa e approfondimenti in spagnolo, segnalatici da Gerard Lutte, del Mojoca:

https://www.facebook.com/notes/n%C3%B3mada/las-razones-de-las-ni%C3%B1as-para-amotinarse-en-el-hogar-seguro/1127265157383218

https://www.plazapublica.com.gt/content/las-mujeres-pararon-y-el-tiempo-se-detuvo

 

Vi ricordiamo anche la raccolta fondi straordinaria che il Mojoca ha lanciato per sostenre le sue attività.

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