Con i miei occhi

Testimonianza di Rebecca

14/07/2020

A marzo 2019, zaino in spalla e sorriso stampato in viso, sono partita per il mio primo viaggio: destinazione Paraguay. NATs per... mi ha fatto conoscere Callescuela, un'associazione locale no profit, che promuove il miglioramento della qualità di vita dei NNATS, nel quadro della partecipazione, dell'uguaglianza sociale e del rispetto dei diritti umani.

Appena atterrata ad Asunción sono stata ospitata da una famiglia nella Comunidad 9 de marzo, giusto in tempo per partecipare al 25° anniversario dell'occupazione di questa terra da parte di vari nuclei. Subito ho respirato l'atmosfera festosa, frizzante ma soprattutto di condivisione, solidarietà e lotta, che mi ha accompagnato per il resto della permanenza.

Sono subito ripartita per Ciudad del Este, accolta a braccia aperte da Julia, Carlos e i loro figli Vivi e David, e da tutto il barrio di Santa Ana, che si riunisce regolarmente in Añua Roga (dal guaraní la casa degli abbracci). Il nome ne rispecchia esattamente il volto: è il luogo di ritrovo e di condivisione della comunità, in cui i vecinos si ritrovano per discutere dei problemi relativi al quartiere, e i nnats si riuniscono per giocare ma soprattutto imparare, riflettere ed essere parte attiva dei vari dibattiti. E dove ho principalmente svolto l'attività di supporto al refuerzo escolar, una sorta di doposcuola dove svolgono i compiti per casa e rinforzano le conoscenze apprese a scuola, spesso carenti. A CDE, Callescuela è presente in 4 comunità: Santa Ana,Comuneros, KM9 e San Roque.

L'istruzione, seppur obbligatoria e pubblica, non è un diritto né dovere da dare per scontato. Gratuita, ma non accessibile a tutti perché costretti, per forza di cose, a lavorare, o perché i genitori non si interessano più di tanto, e le istituzioni certo non li vanno a prendere a casa. Ed è qui che Callescuela gioca un ruolo importante, battendosi ogni giorno per garantire il diritto all'educazione e per il miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi. Le attività di doposcuola e il cepi (centro educación primera infancia), seguite dagli educatori di Callescuela, dai vari ragazzi della comunità ex nnats, e dai volontari tedeschi, sono suddivise tra mattina e pomeriggio, a seconda di quando i bambini vanno a scuola. Dopodiché c'è la merenda preparata dalle madri, in cui non può mancare il cocido (latte caldo, zucchero e yerba mate), e infine il tanto atteso momento di svago: tutti a correre e giocare nel campo vicino!

Dopo alcuni giorni dal mio arrivo è sorto un grave problema: l'inondazione. Le strade del barrio sono state coperte da acqua e fango, e nei giorni seguenti abbiamo fatto varie riunioni, anche coi nnats, dove si invitava loro a riflettere sulla tematica. Mi ha davvero stupito vedere come bambini di tutte le età sapessero che l'inondazione è dovuta alla mancata canalizzazione dell'acqua, e alla spazzatura che ottura le poche vie di defluenza. In seguito ci siamo mobilitati con una minga de limpieza, raccogliendo i rifiuti per le vie del barrio, riparando le strade e svuotando le case dall'acqua. È stato un momento di festa e stupore quando finalmente il comune è intervenuto, portando cibo, materassi e vestiti alle persone più colpite a cui era si era allagata la casa (spiegatosi poi dalle imminenti elezioni). Solitamente la comunità deve arrangiarsi da sola, per questo spesso in Añua Roga organizzano pranzi e cene solidali (hamgurgueseadas, tallarineadas, pizzeadas) e lotterie per autosostenersi, o aiutare chi ha bisogno di cure mediche e altre necessità.

Il sabato è dedicato alle riunioni dei nnats, divisi in gruppi per fasce d'età ben organizzati, ognuno coi propri rappresentanti, in cui discutono varie problematiche e possibili soluzioni, dove trovano spazio per esprimere la loro opinione e riflettere, sempre col supporto degli educatori. Le riunioni vengono fatte anche dagli adulti del vicinato, di sera e in guaraní, la lingua indigena tuttora in uso che mi ha molto affascinato.

I paraguaiani hanno una forte e radicata cultura del mate, o tereré bevuto col ghiaccio: termos e guampa alla mano, in macchina o nel giardino di casa non lo lasciano mai, compartiendo questa bevanda come un vero e proprio rituale. La condivisione e lo stare insieme è un bellissimo tratto che li contraddistingue. Ho riscontrato ciò anche una sera in cui, usciti tra amici al karaoke, la birra ordinata è arrivata al tavolo con un solo bicchiere, da cui tutti bevevamo.  Vista la mia meraviglia, mi è stato evidenziato come la cultura da dove provengo sia fortemente individualista, rispetto alla loro incentrata sul compañerismo.

Per molte persone avere un tetto sopra la testa non è una garanzia: KM9 è un asentamiento, ovvero uno spazio di terra occupato da moltissimi anni, le cui abitazioni sono molto precarie, spesso in lamiera e legno, dove tuttora non viene concesso il diritto di residenza. Quando hanno dato lo sfratto, si sono subito mobilitati e abbiamo manifestato per le vie e davanti al comune.

La Settimana Santa è stata una grande festa, in ogni angolo di Paraguay si preparano le chipas, un pane al formaggio tipico soprattutto di questo periodo. Siamo finiti perfino sul giornale nazionale, tutti riuniti in Añua Roga dove le abbiamo impastate nella maniera tradizionale e cucinate nel tipico tatakua (un forno costruito per l'occasione con mattoni e fango).

La mia avventura a Ciudad del Este si è conclusa con tre giorni di despedida, tra canti, grigliate, abbracci e un po' di tristezza nel lasciare le belle persone conosciute che mi hanno accolto con tanto affetto, e grazie alle quali ho potuto immergermi in una realtà diversa dalla mia.

Ed eccomi ritornata ad Asunción, ospitata in Connats Roga, lo spazio dei ragazzi dove si incontrano regolarmente, di fianco alla sede di Callescuela. Purtroppo non ho partecipato all'inaugurazione del rinnovo locali, ma ho potuto inaugurarla essendo la prima a dormirci (a prova di fantasma, ne sono testimone)!

Qui Callescuela opera in 4 realtà: 2 spazi pubblici, il Mercato dell'Abasto e il Terminal dei bus, e 2 spazi privati, nelle comunità di 9 de marzo e Villa Elisa. È in quest'ultima che ho affiancato il refuerzo escolar.

Il primo maggio era alle porte, così tutti a scendere in piazza sfilando con cortei, tamburi, canti e tanti, tanti bambini che rivendicano i loro diritti nella giornata dei lavoratori, per dire SI al lavoro dignitoso, NO allo sfruttamento. C'è chi lavora vendendo frutta e verdura all'Abasto, chi ai finestrini delle macchine di passaggio, chi negli autobus, chi fa il lustrabotas (lustrascarpe) al Terminal e chi collabora in casa nelle faccende domestiche. Il mestiere di lustrabotas è stato per me una novità, non l'avevo mai visto fare, ma soprattutto non avrei mai immaginato fosse più remunerativo, permettendo quindi ai ragazzi di avere più indipendenza.

Al locale di Villa Elisa, come nella comunità 9 de marzo, vengono svolte le stesse attività di Añua Roga: il refuerzo escolar, ilcepi, le riunioni dei gruppi nnats, le assemblee dei vecinos, le cene sociali; è quindi il luogo d'incontro della comunità, uno spazio per mettersi in discussione, partecipare, condividere le proprie riflessioni, far sentire la propria voce, dove i nnats sono i veri protagonisti. Anche qui sono stata accolta dalla comunità a braccia aperte e da tanti sorrisi.

Un evento di grande rilevanza è stato il Tererè Jerè, la scuola di formazione per la militanza, uno spazio di integrazione e ricreazione, tenutosi in Connats Roga. I rappresentati dei gruppi nnats vi partecipano per due giorni consecutivi, durante i quali vengono analizzate varie tematiche e pianificate azioni concrete con lo scopo di migliorare le condizioni di vita. Con l'aiuto degli educatori, i ragazzi sono stati invitati a riflettere sul significato di militanza e sugli impegni da prendere per essere parte attiva all'interno del gruppo. La sera ci siamo dati alla pazza gioia, tra karaoke, danze e giochi; ormai stanchi e impigiamati, ci siamo accampati con materassi qua e là, e crollati nel sonno! Il giorno seguente le famiglie ci hanno raggiunto e abbiamo festeggiato la festa della mamma con canti, balli e poesie, preparate dai nnats.

La giornata nazionale contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei nnats si avvicinava e noi ci stavamo preparando per marciare lungo le vie di Asunciòn, con striscioni, tamburi e grida di protesta. Mi ha davvero impressionato sentir parlare di questa tematica ai bambini, delle minacce e intimidazioni che potrebbero ricevere e del modo in cui può avvenire un approccio fisico da parte di un adulto; un argomento sicuramente delicato ma altrettanto necessario da dover essere spiegato. Ciò che mi ha spiazzato ancor di più è stata la loro consapevolezza e il sapere cosa fare e a chi rivolgersi nel caso in cui dovessero subire un abuso.

Tre mesi erano volati, ormai ero agli sgoccioli. Una grande despedida preparata dai nnats al locale di Villa Elisa, canti e tantissimi disegni, è stato emozionante! Un ultimo pranzo tipico paraguaiano con gli educatori in Connats Roga, zaino in spalla e via all'aeroporto!

Questa volta con le lacrime agli occhi e tanti sorrisi che porto ancora nel cuore.

Hasta pronto Paraguay, hasta pronto compañer@s!

"Vamos compañeros, estamos aquì luchando por la vida, con garra y con ternura venceremo, la dignidad del pueblo no se vende, se defiende!!"

Grazie a Callescuela per avermi dato l'opportunità di fare questa meravigliosa esperienza, la quale mi ha arricchito e lasciato un segno indelebile. Grazie alla mia famiglia paraguaya, Carlos, Julia, Vivi e David per avermi accolta nel loro nido. Grazie alle ragazze e ai ragazzi ex nnats Silvio, Juanpi, Gladys, Vivi, Magui, Orlando, Matias, Pablo, Chopper, Yessica, Evelyn, Rodrigo e ai volontari tedeschi, coi quali compartimos momentos de locura. Grazie alle educatrici, agli educatori e a tutto lo staff, Norma, Liz, Nilo, Doris, Doña Basi, Jorge, Catalino, Puri, Sergio, Mirta, per avermi introdotta in questa realtà spiegandomi un sacco di cose. Grazie alle madri e alle comunità tutte per avermi accolto nella loro quotidianità. Ma soprattutto grazie ai NNATS per avermi mostrato la semplicità nelle piccole cose, per avermi fatto vivere il mondo attraverso i loro occhi, per avermi fatto tornare un po' bambina.

Infine un grazie di cuore a Nats per... che ha reso tutto ciò possibile.

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