La dignità dei NNATs in tempi di pandemia

traduzione dell'articolo di Luis Delgado

27/01/2021

(Clicca sull'immagine per leggere l'articolo in lingua originale)

 

Che la pandemia da COVID-19 sia servita a mettere allo scoperto l’aumento dell’impoverimento dei settori popolari non protetti da un capitalismo neoliberale incapace di nascondere le miserie che distruggono l’ambiente, la struttura del lavoro degno, la salute, la cultura e l’educazione pubblica, senza dubbio è un fatto che pochi si permetterebbero di negare.

Peculiare di questa continua esclusione economica, politica, sociale e culturale, messa ora in risalto dalla pandemia di coronavirus, è l’abbondanza di diagnostici di organismi multilaterali che dimostrano la sostenuta demolizione dei principi della convivenza umana sotto l’orientamento dei diritti umani, la democrazia e la cittadinanza.

Tutto questo viene confermato da organismi come la Commissione Economica per l’America Latina (CEPAL), che segnala nel Rapporto Speciale intitolato “La Sfida Sociale al Tempo del COVID-19” che nell’anno 2020 la povertà in America Latina raggiungerà una stima totale di 224.7 milioni di persone, ratificando che i più vulnerabili in questa crisi sarebbero le donne, le persone con redditi bassi e medio-bassi, gli impiegati nel lavoro informale, le lavoratrici domestiche, le bambine, i bambini e gli adolescenti, i giovani, le persone anziane, la popolazione rurale, gli indigeni, gli afrodiscendenti, le persone con disabilità, i migranti e i senzatetto.

Nella dinamica di questa realtà così complessa e difficile per i settori popolari si svolge il Coordinamento Regionale dei Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores in Venezuela e nello specifico nello stato Trujillo, nella sua intenzione di favorire il lavoro degno, associativo e solidale sviluppando esperienze auto-organizzative incentrate sul protagonismo dei NNATs in aree come l’organizzazione di bambini e adolescenti, l’accompagnamento scolastico e il processo di agroproduzione.

Le comunità come 7 Colinas – La Marchantica, dove gli adolescenti accompagnati da Oliver Ramos e Michel Hernández lottano per mantenere in ottime condizioni la produzione della “Impresa di Produzione Sociale Comunitaria” nel ramo della serigrafia. Una situazione simile si verifica nella comunità di Mesa de los Viejitos a San Luis parte Alta, dove Oswaldo Ramos e Liliana Laguna, produttori della zona, che con la loro esperienza aiutano nella produzione di semi di sesamo e di colture a ciclo breve, e nell’allevamento di animali, aiutando oltretutto il proseguimento scolastico di quelli che non hanno concluso il sesto anno o la scuola superiore, promuovendo la missione Robinsón e l’Inces Trujillo con il contributo solidale della docente Yorbelis Manzanilla, affinchè 10 persone si diplomino alla scuola superiore per l’Agricoltura.

Un’iniziativa simile si sviluppa ad Agua Clara parte Alta e a Barrio Nuevo del Municipio Valera, dove si condividono iniziative di assistenza scolastica e azioni agroproduttive dalle mani solidali di Fátima Andara, Carmen Andara, Yocasta Ávila, Ulises Balestrini, Marianela Perdomo y Nela Balestrini, Alfonso Araujo, che insieme a bambini, bambine e adolescenti donano il loro prezioso tempo per accompagnarli nella costruzione della speranza, laddove il pessimismo non fa che vedere ostacoli.

 

 

Allo stesso modo, i bambini, le bambine e gli adolescenti della comunità di Loma Pancha nel Municipio Boconó, insieme ai loro genitori, sviluppano le loro coltivazioni di mais, fagioli e altre colture a ciclo breve; inoltre, insieme a un gruppo di docenti della zona con a capo Yelimar Fernández realizzano un servizio di assistenza scolastica e degli incontri ricreativi di festa creando attività ludiche e di conoscenza, circondati dal meraviglioso ambiente trujillano.

 

Il culmine della nostra assistenza a bambini, bambine e adolescenti è l’esperienza avanzata da promotori comunitari come Luisana Delgado e Oreste Bastidas nella comunità Mirabelito. Lì, a partire dal potenziale ludico ed educativo dei giocattoli tradizionali come bambole e pupazzi di stoffa, accompagnano bambini, bambine e adolescenti nell’elaborazione di opere di teatro, facilitando così l’identità attraverso la conoscenza della storia trujillana, orientando così all’allevamento di animali e formandoli nell’ambito radiofonico e audiovisivo.

 

 

Questo è il lavoro di Corenats, da 17 anni in Venezuela e nel nostro Trujillo, che a partire dalle basi della conoscenza e dall’organizzazione popolare costruisce un’alternativa per la dignità del lavoro di bambini, bambine e adolescenti e delle loro famiglie, per l’equità, la simmetria e la giustizia sociale, esempio di resistenza comunitaria costruita con e a partire da basi popolari; in questa maggioranza indomita  sopravvive la coscienza, la pace e l’allegria della condivisione, il sostegno inequivocabile della sovranità e il vibrare della patria.

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