Fondazione Creciendo Unidos

 

La Fundacion Creciendo Unidos conta più di 24 anni di storia vicino alla popolazione desplazada (popolazione in condizione di rifugiati interni) dei minori lavoratori di Bogotà. Inizia la sua attività grazie alla volontà di un sacerdote che, attraverso la pedagogiadella tenerezza, comincia ad organizzare gruppi di bambini e bambine che lavorano nei cimiteri. A poco a poco, cominciano ad avvicinarsi gruppi di ragazzi che lavorano nei mercati ortofrutticoli o nella vendita ambulante, ed è così che viene creata la prima casa per NATs (Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores) afferente alla Fondazione, nel quartiere Villa Javier, nella periferia sud-est di Bogotà. La Fondazione è votata al lavoro di strada, cercando di accompagnare i gruppi di minori nel loro luogo di lavoro, per poter avere contatti costanti con la famiglia ed i datori di lavoro. È per questo che vengono creati i primi laboratori di economia solidale, grazie all’appoggio dei genitori, che comprendono la necessità che i propri figli possano lavorare in uno spazio di lavoro dignitoso. I primi laboratori della casa di Villa Javier riguardano la produzione di scope, ceste e panni. Grazie a questi spazi si può lavorare, ma al tempo stesso formare i NATs rispetto ai loro diritti, garantirgli un luogo dove poter trascorrere del tempo con i propri coetanei, accompagnarli nella loro crescita grazie al supporto degli educatori, coinvolgere le loro famiglie e comunità in quelle che sono le attività della Fondazione.

Dodici anni fa, Creciendo Unidos decide di intervenire anche nella zona di Cúcuta, attivando un’esperienza analoga a quella di Bogotà, dal momento che rispetto all’infanzia lavoratrice, le dinamiche erano molto simili. Tuttavia, presto ci si ritroverà ad affrontare un problema maggiore: quello del reclutamento armato dei minori nel conflitto. La zona infatti, data la sua ubicazione geografica (confine con il Venezuela), è una delle più calde a causa della presenza di tutti gli attori armati del conflitto. È per questa ragione che, con le dovute precauzioni e con un basso profilo, si comincerà a trattare il tema e ad affrontarlo attraverso un’opportuna e graduale presa di coscienza tanto dei minori quanto degli adulti che fanno parte del loro intorno.

Grazie all’appoggio di entità come Terres des Hommes Germania, Save the Childrens Svezia, il riconoscimento dell’Unicef rispetto al lavoro portato avanti, sono inaugurate negli anni seguenti anche altre attività e programmi, quali:

- Programma Casa Escuela: si tratta di un doposcuola, presente sia nelle strutture di Bogotà che in quelle di Cucuta, dove i NATs possono essere accompagnati nei compiti per casa. Generalmente i ragazzi più grandi supportano quelli più piccoli, allo scopo di favorire lo sviluppo di un legame identitario all’interno dei gruppi di base del movimento NATs della Fondazione;
- Programma NATsCA: riguarda l’accompagnamento e la formazione dei gruppi di base del movimento NATs, che è svolto direttamente nei luoghi di lavoro dei minori, così da poter stringere e consolidare legami con le famiglie ed i datori di lavoro. È presente in entrambe le località;
- Laboratori produttivi e professionali: a Bogotà sono allestiti nella struttura di Villa Javier e di San Martin, con attività che riguardano la panetteria, il mantenimento di computer, il confezionamento di prodotti artigianali in legno. A Cúcuta si trovano nella casa Doña Leo, con attività che prevedono la lavorazione del cuoio per la produzione di prodotti artigianali, oltre alla panetteria/pasticceria. I laboratori permettono la frequentazione di corsi di formazione professionale annuali, al termine dei quali si ottiene una qualifica riconosciuta legalmente ai fini lavorativi.

Nel 2010, NATs per...Organizzazione di Volontariato ha avviato intense relazioni con la Fondazione, che hanno portato da una parte, ad una maggiore importazione dei prodotti artigianali realizzati nei laboratori professionali, e dall'altra di concordare un progetto a favore della sensibilizzazione e formazione sul fenomeno del reclutamento dei minori nel conflitto armato nella zona di Cúcuta. 

A partire da gennaio 2011 è stato attivato un progetto volto a sostenere le attività parascolastiche e di empowerment realizzate dalla Fondazione nella sede di Cúcuta, ma sopratutto è stata realizzata e pubblicata una ricerca-azione dal titolo Los derechos estan torcidos, rispetto al fenomeno del reclutamento forzato dei minori nelle zone di Cúcuta e Tibù, coinvolgendo i giovani e le famiglie dell'area, oltre alle associazioni no-profit ed alle istituzioni locali che si interessano del fenomeno. L'attività, corredata da iniziative di educazione alla mondialità in quattro istituti scolastici della città di Cucuta, è stata svolta in collaborazione con la COALICO (Coalizione contro il reclutamento dei minori in Colombia).

Nel 2012 è iniziata la prima fase del progetto triennale Reclutamento forzato: ya basta! co-finanziato da Fondazione San Zeno. L'obiettivo è quello di incidere sul territorio del Dipartimento Norte de Santander per prevenire il fenomeno del reclutamento armato dei minori, utilizzando i dati e le sinergie create attraverso la ricerca sul campo. Saranno pertanto rafforzate le relazioni con le istituzioni locali, internazionali e del terzo settore operanti sul territorio, oltre ad attivare percorsi di educazione alla pace negli istituti scolastici, ed appositi corsi di formazione per docenti. Un maggiore impatto sarà dato anche ad attività connesse alla prevenzione del fenomeno, portate avanti dalla Fondazione, come i corsi di formazione professionale in panetteria e lavorazione del cuoio, il doposcuola, l'educazione di strada.

Nel 2013, è stata avviata la seconda annualità del progetto Reclutamento forzato: ya basta! II anno, grazie al contributo di Fondazione San Zeno e Tavola dei Valdesi - Ufficio otto per mille. Le attività del progetto si sono estese non solo all'area del Dipartimento Norte de Santander, ma anche nei Dipartimenti di Chocò e Risaralda, anch'essi colpiti dal fenomeno del reclutamento forzato dei minori.

Nel corso di questi due anni, molte sono state le persone che hanno potuto beneficiare delle diverse attività realizzate:

  • 140 adulti significativi (genitori e docenti), residenti in zone a rischio reclutamento forzato dei minori, hanno partecipato a dei corsi di formazione su come affrontare tale problematica;
  • 620 bambini e adolescenti della scuola primaria e secondaria, residenti in zone a rischio reclutamento forzato dei minori, hanno partecipato alle attività di educazione alla pace;
  • 180 bambini e adolescenti lavoratori (NATs) hanno partecipato alle attività di educazione di strada;
  • 170 tra bambini, adolescenti, giovani e adulti, afferenti a Fondación Creciendo Unidos hanno potuto ricevere assistenza psicologica presso la Casa Doña Leo di Cucuta, sede dell'associazione stessa;
  • 300 bambini e adolescenti hanno partecipato alle attività di doposcuola;
  • 170 adolescenti e adulti hanno partecipato ai corsi di formazione professionale offerti dalla Fondazione, uno in panetteria e uno in lavorazione del cuoio, ricevendo, al termine del corso, un attestato riconosciuto a livello nazionale;
  • 20 studenti della scuola secondaria o di formazione professionale e dell'università, hanno beneficiato di una borsa di studio.

Per maggiori informazioni sul progetto Reclutamento forzato: ya basta! II anno, potete consultare il depliant informativo: /upload/ReclForzIIanno.pdf

L'1 ottobre 2014 è cominciata la terza e ultima annualità del progetto Reclutamento forzato: ya basta!, grazie al contributo della Tavola dei Valdesi - Ufficio otto per mille, a favore di bambini e adolescenti lavoratori (NATs), bambini e adolescenti a rischio reclutamento forzato, i loro genitori, i docenti dei loro istituti, e le comunità in cui vivono, nei Dipartimenti Norte de Santander, Chocò e Risaralda, con l'obiettivo di incrementare le opportunità di studio, lavoro e consapevolezza dei diritti attraverso la formazione, al fine di prevenire il reclutamento armato dei minori in Colombia.

I beneficiari diretti di questo progetto sono stati: 88 minori delle scuole primerie e secondarie per l'attività di educazione alla pace, 185 adulti delle zone di Cúcuta, Tibù, Sardinata, Chocò e Risaralda, per l'attività di educazione alla pace; 55 docenti della zona di Sardinata, per i corsi di formazione professionale; 198 bambini e adolescenti per l'attività di educazine di strada.

Si è provveduto ad un rafforzamento tra associazioni che si occupano di diritti umani in Colombia, nella zona di Santander, e con le istituzioni del territorio. Sono stati stretti i legami con le diocesi locali, con le realtà facenti parte dell'Alianza Regional, nella prospettiva di avere una maggiore incidenza politica sul territorio, con l'obiettivo di favorire una maggiore inclusione sociale.


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