In-con-tra

Azioni e relazioni tra il dentro e il fuori

In-con-tra. Azioni e Relazioni tra il dentro e il fuori

 

Il progetto nasce dalla ormai consolidata collaborazione tra l’associazione NATs per… Onlus e l’Istituto Penale per i Minorenni di Treviso.

Al suo interno, infatti, sono ospitati ragazzi giovani che spesso provengono da una povertà relazionale, e spesso culturale, che hanno condizionato in maniera negativa le loro scelte di vita, giovani vite per le quali la detenzione può davvero rappresentare un’opportunità di rieducazione, se opportunamente arricchita da iniziative che abbiano un impatto positivo dal punto di vista sociale e relazionale.

Il progetto In-con-tra vuole favorire il benessere psicofisico e la presa di coscienza del sé, attraverso il dialogo grazie a competenze e attività educative differenti, al fine di fornire alcuni mezzi utili per il miglioramento della qualità della vita interna all’Istituto, nell’ottica della futura reintegrazione sociale.

Per la realizzazione di questi obiettivi, si coniugano diversi aspetti legati alla formazione, all’impiego costruttivo del tempo libero tramite attività scolastiche, sportive e ricreative e la partecipazione in attività strutturate che permetterà l’interiorizzazione di regole che scandiscono, tra le altre, anche il tempo e i comportamenti in ambito lavorativo.

 

I partner coinvolti sono:

Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della provincia di Treviso, La Prima Pietra – Giovani Sostegno & Integrazione, I Care – Idee con l’Africa Onlus, Ufficio Coordinamento del Veneto – FIGC – SGC, Unione Italiana Sport Per Tutti (UISP) Treviso, Amnesty International, Ufficio XI –Ufficio Scolastico di Treviso, Istituto Statale “Duca degli Abruzzi”, Istituto Scolastico Paritario “G. Mazzini”, Istituto di Istruzione Superiore “Palladio”, Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Treviso (CPIA), e il parere favorevole della Direzione dell’Istituto Penale per i Minorenni di Treviso.

 

Le attività realizzate, sono:

Laboratorio di fotografia terapeutica, realizzato da un operatore esperto che, attraverso l’utilizzo di tecniche di fototerapia, accompagnerà i ragazzi ad una presa di coscienza del proprio io.

Laboratorio di video teatro, dove i ragazzi detenuti si impegneranno ad elaborare e a realizzare una rappresentazione teatrale insieme a coetanei esterni (studenti volontari degli Istituti Superiori), supportati da 2 educatori specializzati in pedagogia teatrale ed un regista esperto di videomaking.

Laboratorio di giornalino, che si basa sul confronto di pensieri e riflessioni da parte dei detenuti e di circa 10 studenti coetanei esterni su tematiche specifiche di interesse (famiglia, amore, rispetto…). Questi incontri saranno occasione per i detenuti di coltivare rapporti interpersonali amicali, e quindi di vivere una condizione di normalità, mentre per i ragazzi esterni sarà un’opportunità per abbattere stereotipi e pregiudizi e guardare la persona andando oltre l’etichetta che indossa. Il lavoro sarà raccolto in un periodico.

Laboratorio creativo per la produzione di manufatti, che vedrà l’utilizzo di materiali poveri (carta, legno, materiali di riuso/riciclo) per la realizzazione di manufatti. Sarà condotto da un’operatrice con pluriennale esperienza in suddette attività.

Laboratorio artistico, che consentirà ai partecipanti di sviluppare la propria creatività attraverso attività manipolative e pittoriche, e al contempo di esprimere se stessi grazie alla caratteristica emotività di questi ambiti.

Attività calcistiche e sportive, in quanto la pratica sportiva, grazie all’attenzione alla dimensione corporea in termini di recupero di quelle che sono le proprie potenzialità psicofisiche, rappresenta per i giovani ristretti uno stimolo importante verso una percezione di sé diversa e positiva. Gli incontri saranno costituiti da una componente pratica, in campo e/o palestra, e da una componente teorica, in aula.

Laboratorio di burattini, volto alla valorizzazione e alla diffusione della narrativa orale, attraverso la raccolta di storie che verranno poi organizzate in piccole pubblicazioni multi linguistiche. Tali storie saranno messe in scena attraverso uno spettacolo di burattini, anch’essi costruiti dai ragazzi.

Per dare evidenza alle attività progettuali, come forma di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e come momento di protagonismo positivo per i ragazzi detenuti, saranno previsti alcuni momenti di visibilità aperti ai cittadini, agli Istituti Scolastici e con particolare riguardo ai partner.


Progetto finanziato con il contributo della Regione del Veneto, Dipartimento per i Servizio Socio-Sanitari e Sociali, L.R. 55/1999.

 

Potete vedere il video realizzato durante il laboratorio di video - teatro, cliccando al seguente link:
http://www.natsper.org/2013/01/29/Progetti-in-Italia/

 

 

Per informazioni:
educazione@natsper.org
334.5634614

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