La storia

 

IL SOCIAL DAY: DA CHI E DOVE NASCE L'INIZIATIVA

 

L’idea del Social Day italiano nasce nell’estate 2006 da alcuni volontari del Gruppo Vulcano, associazione di volontariato attiva dal 2002 con lo scopo di promuovere la partecipazione giovanile nel territorio, utilizzando strumenti innovativi ed originali.

 

L’iniziativa si rifà a sua volta ad una manifestazione realizzata per la prima volta in Scandinavia negli anni ’60 e successivamente ripresa nel 1998 in Germania. Questa prevedeva l’impegno diretto degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado in una giornata di lavoro al posto della normale attività scolastica. Tutti i ragazzi, dai piccoli delle elementari ai grandi delle superiori, andavano a lavorare per un giorno, destinando i proventi delle loro attività a progetti umanitari.

 

 

L'ESPERIENZA SCANDINAVA E TEDESCA

A metà degli anni '60 gli studenti svedesi organizzarono il primo "Give a Day for Dag", una giornata di lavoro solidale a favore del prossimo, in memoria del segretario delle Nazioni Unite, Dag Hammerskjöld che nella sua vita si era distinto per il grande impegno a favore della pace e del riscatto delle persone oppresse in tutto il mondo, costituendo un esempio per le giovani generazioni. L'appuntamento divenne annuale e prese il nome di "Operazione Dagsvaerk".

Molti altri paesi nel mondo, come USA e Brasile, esportarono l'idea di questa giornata solidale.

Nel 1998, l'associazione Schueler Helfen Laben trasferì per prima questa buona prassi in Germania, organizzando la "settimana dell'incontro" e nell'ambito di questa settimana ebbe luogo il primo "Social Day". Fu un grande successo: parteciparano circa 35.000 studenti e studentesse, guadagnando 700.000 euro e destinando i proventi a progetti umanitari nell’Europa dell’est (in particolare nella ex Yugoslavia).

Il "Social Day", da allora, ha luogo regolarmente ogni due anni, ottenendo grandissimi risultati e ha ampliato, di anno in anno, il coinvolgimento degli studenti sul territorio. Nel 2006 l'evento ha coinvolto per la prima volta tutta la Germania con una partecipazione di  circa 200.000 studenti e un guadagno di 2 milioni di euro circa.

I fondi raccolti finanziano ad ogni edizione un differente progetto di Cooperazione e Sviluppo.

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L'ESPERIENZA ITALIANA

Il Social day italiano, riadattando il progetto originario alle caratteristiche del contesto locale, mira ad incentivare un processo capace di produrre mutamento sociale; non un semplice evento sporadico, ma un percorso in grado di proporre a tutti i ragazzi una sperimentazione diretta del volontariato: non solo “mettendo mano al portafoglio”, ma mettendosi in gioco in prima persona.

E' una modalità semplice e diretta per rendere concreto un messaggio solidale ed educare le giovani generazioni alla partecipazione.

L'esperienza bassanese iniziata nel 2006, dopo tre edizioni, nel 2009 si è allargata all'intera provincia di Vicenza e dall'anno successivo, grazie alla collaborazione di NATs per.. si è ulteriormente ampliata coinvolgendo anche la provincia di Treviso (2011-2012-2013), Verona (2011) e Padova (2013). Dal 2012 aderiscono anche alcune realtà di Lombardia, Trentino, Umbria, Basilicata e Sicilia.

Negli ultimi anni il Social Day si è inoltre gemellato con l'Operation Daywork, iniziativa che si realizza con la stessa filosofia nel territorio di Trento e Bolzano.

 

Il Social Day italiano viene coordinato dalla Cooperativa Sociale Progetto Zattera Blu di Schio e dall’Associazione di Volontariato Gruppo Vulcano di Bassano del Grappa. www.socialday.org

 

IL MEETING ITALIANO ED EUROPEO

L'11 luglio a Vicenza si è tenuto il primo meeting italiano che ha riunito i rappresentanti della varie esperienze italiane di Social Day. Circa 50 ragazzi provenienti da Bolzano, Bassano, Schio, Vicenza, Thiene, Asiago, Cesena, Padova, Milano, Treviso si sono ritrovati per condividere la propria avventura e gettare le basi per le prossime edizioni dell'evento.

In Val Malene dal 29 luglio al 2 agosto si terrà il meeting europeo della rete SAME (Solidarity Action-day Movement Europe), che vedrà coinvolti i referenti di tutte le esperienze simili al Social Day nella stesura di alcune caratteristiche  di “qualità” comuni a tutti gli eventi.

 

Una giornata intensa, lunga, ricchissima. Circa 50 ragazzi, protagonisti del Social Day italiano, si sono ritrovati per gettare le basi comuni delle prossime edizioni dell'evento. Da Bolzano, Bassano, Schio, Vicenza, Thiene, Asiago, Cesena, Padova, Milano, Treviso: tutti con le loro esperienze, i loro racconti e i loro progetti futuri. - See more at: http://www.socialday.org/blog/59.html#sthash.zL0hzV7R.dpuf

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