Comunicato stampa ItaliaNATs

28/09/2014

In Bolivia è in corso un’ importante pacifica rivoluzione politica e sociale, al centro della quale c'è il progetto di passare da un modello economico fondato esclusivamente sul PIL a uno fondato sulla qualità della vita: il “Buen Vivir”.  Mentre in Europa per nascondere quanto il modello economico fondato sulla necessità ossessiva del rilancio dei consumi non sia in grado di assicurare una degna qualità di vita per tutti, gli Stati europei inseriscono il giro di affari di attività criminali e dell'evasione fiscale tra i fattori di crescita del PIL, per tenere fittiziamente in piedi questo totem inservibile; in Bolivia si costruiscono premesse sociali ed economiche nuove e interessanti, tenendo come riferimento il “Buen Vivir”.
Per fare questo la Bolivia si è data una nuova Costituzione che riconosce la multiculturalità presente nel Paese , definendosi Stato Plurinazionale e riscrivendo leggi e codici in grado di corrispondere alle culture e alla società del proprio specifico contesto.

Dopo un lungo dibattito che ha coinvolto anche migliaia di bambini e adolescenti lavoratori, i quali hanno manifestato nelle piazze della Capitale e non solo, è stato anche approvato il nuovo Codice dell'infanzia e dell'adolescenza. Il Movimento dei Bambini e Adolescenti Lavoratori di Bolivia ha chiesto al Presidente Evo Morales che in questo nuovo Codice si rompesse il tabù dell'età minima di 14 anni per poter lavorare, perchè la realtà sociale e culturale del Paese lo richiedeva. 

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