Aggiornamento dal Paraguay

03/02/2021

Voliamo virtualmente in Paraguay con un aggiornamento dalla nostra amica Norma, dell'associazione Callescuela.

Vi riportiamo direttamente le sue parole tradotte, che ci fanno sapere com'è la situazione (drammatica) da chi la vive sul campo, e che ci conferma quanto ogni aiuto che arriva sia prezioso:

 

"Qui il lockdown duro è finito a maggio ma i casi di COVID-19 e i decessi relativi al virus sono aumentati terribilmente, soprattutto a dicembre e gennaio! In questo momento in Paraguay ognuno dipende da se stesso, purtroppo la politica del governo, che dovrebbe aver fatto il primo lockdown in modo da guadagnare tempo e aumentare i letti nelle terapie intensive, ha fallito. Siamo come all’inizio, con poche persone che si arricchiscono nel settore sanitario, gli ospedali pieni e le terapie occupate al 100%. Abbiamo tutti molta paura, specialmente per le persone a rischio, quindi ogni organizzazione prende le sue misure di sicurezza a partire dai protocolli generali. A Callescuela teniamo in isolamento assoluto i compagni e le compagne ad alto rischio, per età o malattie preesistenti. Andiamo in ufficio a turno per evitare assembramenti e il lavoro sul campo lo facciamo con tutti i dispositivi di sicurezza. Non è facile, durante la pandemia si richiede molto sforzo per aiutare i NNATs e le loro famiglie sia per l’assistenza alimentare sia per l’educazione, perché non vogliamo che i ragazzi lascino la scuola. Siamo sfiniti ma troviamo sempre la forza per andare avanti. Vi racconto l’ultima cosa: la panetteria che avevamo iniziato con il vostro appoggio qualche anno fa sta funzionando bene e ha salvato la situazione dei NNATs lustrascarpe del terminal degli autobus che dalla sera alla mattina si sono trovati senza lavoro e senza possibilità già dall’inizio della pandemia.

Norma"

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